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CU 2015: Faq last minute del Fisco

CU 2015: Faq last minute del Fisco

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Pubblicate sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate le risposte alle più frequenti domande in tema di certificazione unica
L’Agenzia delle Entrate ama i chiarimenti dell’ultimo minuto. Anche in occasione di altri adempimenti siamo stati abituati a restare con mille quesiti fino ad alcuni giorni prima della scadenza, per poi trovare conforto in alcune risposte pubblicate sul sito dell’Agenzia delle Entrate a ridosso del termine per la trasmissione.

È accaduto anche questa volta, con la certificazione unica, e i chiarimenti che sono giunti sono sicuramente di non poco conto.

Iniziamo con il dare una risposta a quello che è stato un problema per moltissimi studi: lo scarto di una o più certificazioni sul totale della fornitura.

Ipotizziamo che uno studio abbia inviato 40 certificazioni, ma che ne siano state scartate due. Il dubbio che in questi giorni era stato posto si delineava intorno al fatto che non era chiaro se fosse necessario rinviare tutte e 40 le certificazioni o potesse essere sufficiente rinviare solo quelle scartate.

Ebbene, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che devono essere inviate con un nuovo flusso le sole certificazioni scartate per le quali il sistema non ha rilasciato alcun protocollo telematico di presentazione.

Integrazione o correzione di certificazioni precedentemente inviate – Ipotizziamo di aver inviato una certificazione unica e di voler ora correggere un dato errato. Possiamo intervenire soltanto su quest’ultimo?

L’Agenzia delle Entrate chiarisce che non è possibile integrare o eliminare direttamente i dati di una certificazione già validamente presentata.

Qualora si intenda effettuare una modifica è invece necessario procedere alla sostituzione o all’annullamento di una certificazione già trasmessa, trasmettendo poi una nuova fornitura riservata esclusivamente alle sole certificazioni da annullare o sostituire.
Più precisamente, in caso di semplice annullamento l’utente dovrà:
– barrare la casella Annullamento posta nel frontespizio;
– compilare una nuova certificazione riportando solo la parte relativa ai dati anagrafici del contribuente;
– impostare con il valore “A” il campo 9 della parte fissa del record D della C.U. che si intende annullare;
– riportare nei campi 6 e 7 della parte fissa del record D il protocollo telematico attribuito dai Servizi telematici alla singola CU che si intende annullare. i record G e H non devono essere riportati.
A seguito dell’annullamento l’utente potrà inviare nuovamente entro i termini la certificazione corretta o integrata nel suo contenuto.

In caso di sostituzione di una certificazione precedentemente inviata, invece, l’utente dovrà:
– barrare la casella Sostituzione posta nel frontespizio;
– compilare una nuova certificazione comprensiva delle modifiche dei dati fiscali;
– impostare con il valore “S” il campo 9 della parte fissa del record D della C.U. che si intende sostituire;
– riportare nei campi 6 e 7 della parte fissa del record D il protocollo telematico attribuito dai Servizi telematici alla singola CU che si intende sostituire.
La nuova certificazione sostituisce integralmente la precedente.
Qualora nella certificazione originaria che si sostituisce era presente sia la certificazione di redditi di lavoro dipendente che la certificazione di redditi di lavoro autonomo, la nuova certificazione dovrà contenere sia la parte di lavoro dipendente che quella di lavoro autonomo, anche se le modifiche hanno interessato solo una parte della certificazione unica.

Più certificazioni per la stessa categoria di reddito – Posso inviare una certificazione per redditi di lavoro dipendente in una fornitura separata? Il caso prospettato non è raro, ed attiene a tutte quelle ipotesi in cui, ad esempio, le stesse tipologie reddituali sono state gestite tramite applicativi diversi o da distinti professionisti.

Ebbene, in questo caso l’Agenzia delle Entrate ammette l’invio di flussi separati anche per la stessa categoria di reddito.
Ciò che deve essere evitato, per consentire la corretta elaborazione dei dati, è invece la frammentazione in più certificazioni del reddito di lavoro dipendente o assimilato afferente al medesimo percipiente.

Invio e ricevute – Merita in questa sede di essere segnalato che alcune ricevute potrebbero contenere dati non coerenti con quelli inviati.
In fase di elaborazione di alcune ricevute, infatti, si è verificato un errore di valorizzazione di due campi (in particolare quelli relativi a “Casi di esclusione dalla precompilata” ed “Eventi eccezionali”).

L’Agenzia delle Entrate, però, rassicura: l’errore riguardava la sola ricevuta e non ha compromesso in alcun modo la ricezione corretta del file inviato.
Gli utenti interessati dall’anomalia riceveranno, nei prossimi giorni, un messaggio nella propria area autenticata che indicherà loro le modalità per prelevare le ricevute corrette.

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