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730 precompilato: arriva la polizza di copertura

730 precompilato: arriva la polizza di copertura

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Con il decreto semplificazioni sono state introdotte nuove disposizioni in merito alla polizza assicurativa per la copertura dei rischi derivanti dall’assistenza fiscale. Il nuovo testo prevede l’obbligo di stipulare una polizza di assicurazione della responsabilità civile, con massimale adeguato al numero dei contribuenti assistiti, nonché al numero dei visti di conformità rilasciati. Detto massimale deve rispettare una soglia minima.
Per tutti i soggetti (professionisti e Caf) che rilasciano il visto di conformità, a prescindere dall’elaborazione o meno del modello 730 precompilato, la polizza assicurativa dovrà prevedere un massimale minimo di 3 milioni di euro. Questo a partire dal 13 dicembre scorso, per tutti i visti rilasciati.Il professionista e il responsabile dell’assistenza fiscale che devono apporre il visto di conformità sulla dichiarazione 730 sono tenuti, inoltre, a integrare la polizza con la previsione esplicita della copertura del nuovo rischio, relativo al rilascio di visto infedele, previsto dall’articolo 39 del decreto legislativo n. 241 del 1997. Quindi, coloro che non intendono apporre tale tipologia di visto non sono tenuti a integrare la polizza con la previsione esplicita della copertura di detto nuovo rischio.
La necessità di estensione della garanzia per il visto “infedele” apposto sul modello 730 deriva dall’introduzione dell’obbligo al pagamento di una somma pari alle imposte, agli interessi e alle sanzioni che sarebbero stati richiesti al contribuente in seguito a controlli sulla dichiarazione, a meno che l’errore non sia dovuto a dolo o colpa grave del contribuente.
Tutto nasce dal fatto che ancora per quest’anno almeno, il precompilato dall’Agenzia delle Entrate, messo a disposizione dall’Amministrazione finanziaria dal 15 aprile, sarà sottoposto nel 75% dei casi a correzione da parte del contribuente. Infatti, il contribuente che ha “recuperato” il modello 730 precompilato e sceglie di apportare correzioni tramite CAF o professionista abilitato addossa una specifica responsabilità in capo agli intermediari in caso di errori emersi in sede di controllo formale da parte dell’Ufficio.

Oggi al tavolo tecnico Agenzia delle Entrate, Ivass (Istituto per la vigilanza sulle Assicurazioni) e Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici), la consulta dei Caf e i rappresentanti dei professionisti (tra cui il consigliere nazionale delegato alla fiscalità Luigi Mandolesi) hanno cercato di porre rimedio alle criticità aperte sul fronte assicurativo arrivando senza intoppi alla campagna fiscale 2015.
La nota dolente sta nel fatto che l’assicurazione dovrebbe coprire anche le imposte eventualmente non versate dal contribuente e per questo risultano restie. Un rischio che appare difficile da stimare anche per la mancanza di un parametro certo per definire a quanto ammonterebbe la spesa. Ancor più difficile risulta stimare il rischio degli anni passati.
Sembrerebbe che alla conclusione della tavola rotonda l’IVASS si sia ripromessa di raggiungere un accordo con l’Agenzia delle Entrate nei prossimi giorni, consentendo la copertura anche a questo nuovo rischio

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