Equitalia fa luce sulle nuove rate
Con un comunicato stampa l’ente si concentra infatti sulle modalità di presentazione della domanda.
Più precisamente, viene chiarito che la domanda, comprensiva della documentazione necessaria, inclusa copia del documento di riconoscimento, si può presentare:
– tramite raccomandata con ricevuta di ritorno;
– a mano presso uno degli sportelli;
– oppure, per i debiti inferiori a 50 mila euro, direttamente online sul sito http://www.gruppoequitalia.it, dove è possibile scaricare tutti i moduli.
La nuova rateazione
Nel comunicato stampa si torna a ricordare che la nuova rateazione è concessa a tutti coloro che sono decaduti da un precedente piano di dilazione alla data del 31 dicembre 2014.
Questi ultimi potranno richiedere fino a un massimo di 72 rate (6 anni) presentando la domanda entro il prossimo 31 luglio, ricordando però che ci sono alcuni limiti rispetto alle regole generali sulla rateizzazione.
Il nuovo piano, infatti, a differenza delle rateazioni ordinarie, non è prorogabile e decade nel caso di mancato pagamento di due rate anche non consecutive (anziché otto rate).
Le differenze con il passato
Le novità introdotte con il decreto Milleproroghe altro non sono se non un allungamento delle scadenze previste con riferimento a una prima riammissione nei termini concessa ai contribuenti decaduti entro il 22 giugno 2013.
Anche all’epoca fu infatti possibile presentare una nuova domanda entro il 31 luglio 2014 per poter essere ammessi a una nuova rateazione.
Rispetto al passato, la nuova forma di rateazione concede un termine maggiore al contribuente per gli adempimenti da porre in essere, ma introduce una difficoltà in più.
Viene infatti chiarito che coloro che vantano crediti nei confronti della PA di importo superiore a 10.000 euro, per i quali l’amministrazione ha già inviato la segnalazione ad Equitalia, non potranno beneficiare della nuova rateazione con riferimento agli importi che possono essere riscossi con la procedura di pignoramento presso terzi.
Le altre forme di rateazione
Nel comunicato stampa di Equitalia si richiamano anche le altre forme di rateazione. Si ricorda, infatti, che i contribuenti che non sono già decaduti da altre rateazioni possono ottenere un piano straordinario fino a 120 rate (10 anni) oppure un piano ordinario a 72 rate (6 anni).
I piani sono alternativi, ragion per cui, nel caso di mancata concessione di una dilazione straordinaria, si può chiedere una rateazione ordinaria.
Finché i pagamenti sono regolari, il contribuente non è più considerato inadempiente e può ottenere il Durc e il certificato di regolarità fiscale per poter lavorare con le pubbliche amministrazioni.
Inoltre il contribuente che paga a rate è al riparo da eventuali azioni cautelari o esecutive (fermi, ipoteche, pignoramenti).


L’ha ribloggato su Studio Seclì.
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