Riforma fiscale: maxi deduzione fiscale per imprese e professionisti che arriva al 130% per i soggetti iscritti in categorie svantaggiate.
Un notevole sconto fiscale, pari al 120%, è stato introdotto per le imprese e i professionisti che effettuano nuove assunzioni con contratti di lavoro a tempo indeterminato. Questa percentuale può aumentare fino al 130% per le categorie di lavoratori meritevoli di una maggior tutela.
Il decreto è stato firmato ieri dai ministri dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e del Lavoro, Marina Calderone. Composto da sei articoli, il decreto attua la maxideduzione fiscale prevista dalla prima parte della riforma dell’Irpef introdotta all’inizio dell’anno (D.Lgs. 30 dicembre 2023 n. 216).
La super detrazione del 120% del costo del lavoro si applica nella determinazione del reddito per l’anno fiscale successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023:
- ai titolari di reddito d’impresa, inclusi tutti i tipi di imprese
- e ai lavoratori autonomi,
- nonché agli esercenti arti e professioni.
Inoltre, il decreto prevede un’ulteriore detrazione per le nuove assunzioni di dipendenti a tempo indeterminato appartenenti a categorie particolarmente vulnerabili come specificato nell’Allegato 1 del D.Lgs. n. 216 del 2023. In tal caso la deduzione standard del 120% può essere incrementata al 130% per determinate categorie di lavoratori considerati svantaggiati, quali disabili, giovani sotto i 30 anni che beneficiano di incentivi all’occupazione, madri di almeno due figli, donne che hanno subito violenza, ex beneficiari del reddito di cittadinanza.
Non possono ottenere il bonus 120% gli imprenditori agricoli e coloro che svolgono attività commerciali in via occasionali.
L’agevolazione non spetta poi a società ed enti in liquidazione ordinaria, assoggettati a liquidazione giudiziale o agli altri istituti liquidatori relativi alla crisi d’impresa, a decorrere dall’inizio della procedura.
La maxi deduzione del costo del lavoro spetta solo per assunzioni di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, con contratto in essere al termine del periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023.
La legge prevede una condizione per usufruire del bonus 120% per le assunzioni: il numero dei lavoratori a tempo indeterminato alla fine del periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 deve superare il numero di lavoratori a tempo indeterminato mediamente occupato nel periodo d’imposta precedente.
La misura si prevede che avrà un notevole impatto sull’occupazione stabile. Nel Documento di economia e finaza (Def), il governo ha stimato che l’incentivo fiscale per le assunzioni con contratti a tempo indeterminato potrebbe coinvolgere, in prima battuta, circa 380mila imprese.
FONTE: https://shorturl.at/roBmS
