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INPS: Durc interno e note di rettifica al 15 giugno 2014

DURC INTERNO E NOTE DI RETTIFICA AL 15 GIUGNO

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E’ alla firma del direttore generale dell’Inps un messaggio che accoglie la richiesta dei Consulenti del Lavoro per la proroga dei termini per il durc interno. Ecco il resoconto degli esiti degli ultimi incontri della Commissione Inps del Consiglio Nazionale dell’Ordine. “Cerchiamo di creare condizioni di favore per gli iscritti – dichiara la Presidente Marina Calderone – , che lamentano una situazione di grande difficoltà operativa. Gli studi dei Consulenti del Lavoro sono in questo momento estremamente oberati da queste situazioni ed è nostro preciso dovere intervenire per cercare di ripristinare condizioni di lavoro più tollerabili “.

In particolare, nella riunione con la commissione del Consiglio Nazionale è stato ridisegnato il seguente cronoprogramma:

i preavvisi telematici partiranno non più il 15/4, ma il 15/6 e riguarderanno soltanto le matricole che hanno conguagliato benefici contributivi. Per agevolare il lavoro i colleghi potranno consultare dal cassetto previdenziale, evidenza note di rettifica, solo quelle relative all’art. 1, comma 1175, (sono tutte calendarizzate per settembre), e risalendo alle posizioni di presunta irregolarità che le hanno generate, procedere all’annullamento;

il primo invio del gruppo note di rettifica previsto per il 15.5, verrà spostato al 15.6.

Le altre notizie:

– Sub deleghe

È necessario procedere all’attribuzione per i nostri collaboratori di studio. Non sarà più possibile, infatti, rimanere collegati col cassetto previdenziale contemporaneamente con lo stesso PIN. Questo intervento si rende necessario per aumentare il grado di sicurezza sull’identificazione di chi opera con l’Istituto. È, quindi un’ulteriore garanzia di trasparenza che completa il lungo percorso che la categoria ha avviato per la lotta all’abusivismo. Sempre per aumentare il grado di sicurezza, è necessario che i nostri collaboratori si dotino di PIN personale e poi recarsi presso le sedi per abilitarlo anche ai servizi azienda. Per agevolare e semplificare il processo, che dovrà farsi una sola volta, è possibile raggruppare tutte le richieste di PIN, o di abilitazione dello studio, unitamente alle copie dei documenti di riconoscimento per ogni collaboratore e consegnarle alla sede. Sarà sufficiente, quindi, delegare una sola persona alla consegna.

– Invio in ritardo degli UNIEMENS

Se l’uniemens viene inviato in ritardo e il pagamento dei contributi avviene dopo i trenta giorni dall’invio, l’Istituto applica, per legge, la sanzione dell’evasione anziché dell’omissione. Se però si dimostra l’assenza del dolo allora si dovrebbe applicare la fattispecie dell’omissione. Le sedi sono avvertite che possono affrontare caso per caso, e valutare grazie agli elementi che porterà il consulente del lavoro (stampa lul o altro) la presenze o meno del dolo. L’INPS, inoltre, ha informato circa la prossima pubblicazione di un messaggio relativo al D.L. 34/2014, in corso di conversione. L’impatto che l’acausalità, può avere sul contributo Aspi comporta la necessità di suggerire ( questo non sarà riportato nel messaggio) di inserire nel contratto individuale che trattasi di contratto in sostituzione, al fine di consentire l’esonero del contributo dell’1,4% e che la circostanza sia trattata come tale nell’UNIEMENS. Tale evidenziazione è necessaria anche per escludere la fattispecie dal contingentamento. Resta ferma la necessità in caso di sostituzione di maternità di richiedere il relativo beneficio contributivo con le consuete modalità. Per quanto riguarda l’apprendistato l’INPS lo ritiene un contratto idoneo a concretizzare l’ipotesi di stabilizzazione post rapporto a termine, al fine di recuperare il contributo dell’1,4% versato.

FONTE: http://bit.ly/1m2G1O0

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