Contratto di assunzione
Di seguito i principi generali applicabili in caso di stipulazione di un contratto di assunzione e gli obblighi che gravano sul dipendente e sul datore di lavoro.
Sono diverse le tipologie di contratto che gli imprenditori possono stipulare nell’esercizio delle loro attività. Si parla, a tal proposito, di contratti commerciali:
- il contratto di lavoro subordinato,
- per la distribuzione dei prodotti,
- per la produzione di beni e la prestazione di servizi,
- i contratti bancari,
- i contratti di assicurazione.
Contratto di assunzione: cos’è?
Le caratteristiche del contratto di lavoro sono disciplinate nel Codice Civile: dalle norme in esso contenute si desume che si tratta di un accordo stipulato fra un datore di lavoro – che può essere una persona fisica (come Mario Rossi o Giuseppe Bianchi), giuridica (la ditta Alfa srl o la società Beta) o un ente – e un lavoratore (esclusivamente persona fisica). L’obiettivo è la costituzione di un rapporto di lavoro.
Contratto di assunzione: cosa deve contenere?
Non esiste una forma convenzionale per la stipulazione di questi contratti che, però, devono contenere alcuni elementi imprescindibili:
- le parti, cioè le persone o enti che firmano l’accordo. A tal proposito, l’età minima per stipulare è 16 anni;
- la causa, che si identifica nella prestazione dell’attività lavorativa e nella retribuzione. La prestazione deve essere evidenziata con precisione e il dipendente deve svolgere esattamente le mansioni indicate nel contratto. Stesso discorso per la retribuzione, la cui entità viene sancita dai Contratti Nazionali o, se questi non stabiliscono un valore di riferimento, tramite un accordo fra datore e lavoratore;
- la forma, che può essere orale o scritta. In alcuni casi, è la stessa legge che sancisce l’obbligo di forma scritta: ad esempio, per l’arruolamento fra il personale marittimo, il personale d’aria e quello sportivo. Per il contratto a tempo determinato e per il patto di prova (che si ha quando il contratto di lavoro prevede che l’assunzione definitiva del dipendente sia subordinata a un periodo di prova in modo da consentire al datore e al lavoratore stesso di valutare se sia conveniente o meno proseguire il rapporto di lavoro [1]) è importante mettere per iscritto la data di fine dell’accordo;
- l’oggetto, che consiste nella prestazione (fisica o intellettuale) e nella retribuzione (in pratica, gli stessi elementi della causa). In questa sezione si aggiungono le parti che riguardano ferie, malattie e distribuzione delle ore lavorative.
Contratto di assunzione: quali forme può assumere?
Le tipologie principali di contratto di lavoro sono:
-
CONTRATTO DI LAVORO SUBORDINATO
È la tipologia standard in cui un datore assume un lavoratore che si impegna a prestare il proprio lavoro intellettuale o fisico in cambio di una retribuzione. Da parte sua, il datore ha diversi obblighi economici, ma anche, ad esempio, l’onere di fornire un luogo di lavoro sicuro e adatto alla tipologia di attività che si svolge secondo tempi e modalità da lui stesso stabiliti.
I principali contratti subordinati sono:
- apprendistato,
- contratto di lavoro a tempo determinato,
- contratto di lavoro a tempo indeterminato,
- contratto part time.
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CONTRATTO DI LAVORO PARASUBORDINATO
È un contratto che si colloca tra il lavoro subordinato e quello autonomo: il collaboratore presta la sua attività a beneficio del datore senza essere direttamente suo dipendente, ma sottostando alle sue direttive circa la modalità. Si pensi alle collaborazioni coordinate continuative, al lavoro a progetto, alle collaborazioni occasionali.
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CONTRATTO DI LAVORO AUTONOMO
In questa ipotesi, a differenza delle precedenti, il lavoratore autonomo è legato al datore per quello che riguarda il risultato, non i mezzi: in sostanza, può scegliere dove e come lavorare, perché quello che conta è che raggiunga l’obiettivo. Si pensi agli appalti, al lavoro accessorio, al lavoro autonomo occasionale.
Contratto di assunzione: principi generali
A prescindere dalla forma che assume, il contratto di assunzione deve rispettare alcuni principi generali, sempre validi, come la parità di retribuzione tra uomo e donna, a meno che non ricorrano alcuni parametri: diverso titolo di studio, anzianità di servizio o se la tipologia di lavoro richiede dipendenti di un determinato sesso.
Contratto di lavoro: informazioni chiave
Il contratto deve includere l’identificazione delle parti contraenti: nome e indirizzo del datore di lavoro, nome, data di nascita e indirizzo del lavoratore e, se applicabile, l’inizio e i termini dell’assunzione. Se si tratta di un contratto a tempo determinato, occorre specificare la data d’inizio e la durata del contratto e anche la data della cessazione del rapporto di lavoro. In questo caso, la regola generale prevede che il rapporto di lavoro termini automaticamente e senza che venga dato alcun preavviso.
Vediamo più nel dettaglio:
- durata del contratto: come detto, generalmente si distingue tra contratti di lavoro a tempo determinato e a tempo indeterminato;
- periodo di prova e termini: normalmente, un contratto a tempo indeterminato prevede un iniziale periodo di prova che può durare fino a sei mesi. In alternativa, è possibile stipulare un “contratto di prova“, ad esempio di apprendistato o di stage;
- preavviso;
- ulteriori accordi contrattuali o prestazioni sociali/benefici accessori, fermo restando che piccoli benefit, come i buoni pasto, possono non essere menzionati direttamente nel contratto di lavoro (per un approfondimento sul tema, si legga Come ottenere i buoni mensa);
- straordinari, accordandosi anche sulla possibilità di utilizzare le ore di lavoro straordinario terminando prima la sera o assentandosi dal lavoro senza dover utilizzare ferie o permessi;
- rimborso spese: per esempio, per le spese di viaggio e le trasferte o le spese di trasferimento, che vengono pagate dal datore per intero o in parte quando, per iniziare a lavorare, un dipendente deve trasferirsi;
- ruolo, posizione, area di responsabilità: si tratta della cosiddetta job descriptionche deve comprendere i compiti da svolgere, le competenze, la posizione all’interno della gerarchia aziendale e le responsabilità, dichiarando anche la volontà, da parte del datore, di procedere a eventuali successivi trasferimenti o all’affidamento di nuovi compiti;
- luogo di lavoro;
- stipendio;
- orario di lavoro: il contratto di lavoro deve dichiarare le ore e i giorni di lavoro con riferimento alle pause, ai giorni di riposo, il protocollo per la richiesta delle ferie, per il cambio di turno o per la richiesta degli straordinari;
- ferie;
- obbligo alla segretezza: ogni dipendente è obbligato a non divulgare informazioni interne riguardanti l’azienda per cui lavora (come strategie di marketing, organizzazione del personale, modalità di vendita, pianificazione, ecc.);
- patto di non concorrenza: significa che il contratto deve prevedere il divieto, da parte del dipendente, di fare un lavoro extra presso un concorrente diretto per tutta la durata del contratto;
- modalità di dimissioni.
[1] Art. 2096 cod. civ.
FONTE: http://bit.ly/2kig3aV
L’ha ribloggato su Studio Seclì.
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