Arretrati da lavoro dipendente, come sono tassati?
Gli stipendi arretrati devono essere sottoposti alla tassazione ordinaria o alla tassazione separata?
A seguito di una sentenza, devo corrispondere degli arretrati a un collaboratore il cui rapporto è stato convertito da autonomo a dipendente: come vanno tassate le somme?
Dato che la somma disposta dalla sentenza è qualificata come arretrati da lavoro dipendente (ma nulla cambierebbe nel caso in cui si tratti di una somma erogata a titolo di risarcimento per la perdita della retribuzione di lavoro dipendente), questa non può essere sottoposta a tassazione ordinaria, ma deve essere sottoposta a tassazione separata. Secondo il testo unico imposte sui redditi [1], difatti, devono essere assoggettati a tassazione separata le somme e i compensi erogati in un periodo successivo, rispetto al periodo di normale retribuzione, se riferibili ad anni precedenti e percepiti per effetto di leggi, di contratti collettivi, di sentenze o di atti amministrativi sopravvenuti, o per altre cause non dipendenti dalla volontà delle parti.
Tassazione arretrati: come si calcola
Per sottoporre un reddito a tassazione separata si deve applicare l’aliquota media (cioè la percentuale del reddito da tassare) calcolata sui redditi prodotti in un biennio di riferimento; a tal fine è necessario individuare correttamente:
- il periodo d’imposta nel quale il reddito deve essere assoggettato a tassazione;
- il periodo d’imposta a cui fare riferimento per individuare il biennio;
- l’aliquota media calcolata sui redditi del biennio di riferimento.
Per ottenere l’aliquota da utilizzare per il calcolo della tassazione separata è necessario:
- sommare i redditi complessivi dei due anni precedenti (reddito anno precedente + reddito 2^ anno precedente) a quello in cui è stato percepito il reddito da sottoporre a tassazione e dividere il risultato per 2; in pratica bisogna applicare la seguente formula: (Reddito anno precedente + Reddito 2^ anno precedente)/2;
- così facendo, si ottiene la media annuale del reddito del biennio;
- sul reddito medio si calcola l’Irpef in base alle aliquote vigenti;
- si calcola poi l’incidenza media in percentuale di tale imposta sul reddito medio;
- la percentuale ottenuta corrisponde all’aliquota da applicare al reddito a tassazione separata;
- se in uno dei due anni precedenti non si è percepito alcun reddito, lo stesso calcolo si deve effettuare sul 50% del reddito dell’unico anno;
- se in entrambi gli anni non si sono percepiti redditi, si applica l’aliquota Irpef più bassa.
Tassazione arretrati: esempio di calcolo
Facciamo un esempio per capire meglio. Considerando un reddito da sottoporre a tassazione separata percepito nel 2017 di 5.700 euro, un reddito complessivo di 32.750 euro nell’anno 2016 e di 31.500 euro nel 2015, si deve:
- calcolare la media annuale del reddito del biennio, sommando i due redditi e dividendoli per 2:
- 32750+ 31500= 64250;
- 64250: 2 = 32125;
- calcolare l’aliquota da applicare al reddito a tassazione separata:
- fino a 15000 euro il 23% ( 3450);
- da 15000 euro a 000 euro il 27% ( 3510);
- da 28000 a 32125 il 38% (1567,50);
- considerando che l’imposta corrispondente a 32125 euro è pari a 8527,50 euro bisogna effettuare il calcolo dell’incidenza media:
- 32125: 8527,50 = 100 : X;
- X = 26,54; si tratta dell’aliquota da applicare per ottenere l’imposta;
- Si calcola infine l’imposta:
- 5700 x 26,54% = 1512,78.
La tassazione separata così calcolata è solo a titolo provvisorio: l’Agenzia delle Entrate, in un secondo momento (entro 5 anni), si occuperà della riliquidazione dell’imposta a titolo definitivo.
[1] Art. 17 Tuir.
FONTE: http://bit.ly/2kQdwt8
L’ha ribloggato su Studio Seclì.
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