Bonus assunzione 2017, tutti gli incentivi
Bonus Sud, studenti, apprendisti, lavoratori in Cigs, donne e over 50 disoccupati: tutte le agevolazioni per assumere lavoratori.
Il costo del lavoro è una delle problematiche più gravi che l’Italia si ritrova ad affrontare: ad incidere sul bilancio dell’azienda, difatti, non è tanto lo stipendio del dipendente, quanto il peso di contributi, premi assicurativi e imposte.
Per incoraggiare le assunzioni, le misure esistenti sono circoscritte: tramontato l’esonero contributivo valido per l’assunzione di qualsiasi lavoratore disoccupato da almeno 6 mesi, dal 2017, gli incentivi per l’assunzione non sono più generalizzati, ma rivolti a particolari categorie di lavoratori. Disoccupati del Sud Italia, studenti, lavoratori in cassaintegrazione straordinaria, donne e over 50 disoccupati: sono questi i lavoratori la cui assunzione comporta dei benefici per le imprese. Vediamo insieme le principali nuove misure e le vecchie misure ancora in piedi di agevolazione all’assunzione.
Bonus sud
Il bonus occupazione sud è un incentivo che può essere applicato alle sole aziende situate nelle seguenti regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna.
Questo bonus riguarda i datori di lavoro privati che, senza esservi tenuti, assumono:
- giovani disoccupati di età compresa tra 16 e 24 anni;
- lavoratori con almeno 25 anni privi di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi.
Sono incentivate:
- le assunzioni effettuate dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2017 con contratto a tempo indeterminato (anche a scopo di somministrazione) o con contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere (a tempo pieno o part time);
- le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a tempo determinato (non è richiesto il requisito della disoccupazione).
Sono invece escluse le assunzioni con contratto di lavoro domestico, accessorio (voucher) e intermittente.
L’incentivo consiste nell’esonero totale dai contributi a carico del datore di lavoro dovuti all’Inps, nel limite massimo di 8.060 euro annui.
Bonus occupazione giovani
Il bonus occupazione giovani riguarda i datori di lavoro privati che, senza esservi tenuti, assumono giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni non inseriti in un percorso di studio o formazione, che risultano disoccupati e sono registrati al «Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani».
Sono incentivate le assunzioni (a tempo pieno o part time) effettuate dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2017:
- con contratto a tempo determinato (anche a scopo di somministrazione) con durata iniziale di almeno 6 mesi;
- con contratto a tempo indeterminato (anche a scopo di somministrazione);
- con contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere.
Sono invece escluse le assunzioni con contratto di lavoro domestico, accessorio e intermittente.
L’incentivo è pari al 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi Inail, nel limite massimo di 8.060 euro annui per giovane assunto, per i rapporti a tempo indeterminato o di apprendistato.
L’incentivo è invece pari al 50% della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi Inail, nel limite massimo di 4.030 euro annui per giovane assunto, se il contratto è a termine.
Bonus studenti e apprendisti
L’esonero contributivo 2016, pari a un massimo di 3.250 euro annui, riservato ai lavoratori disoccupati da almeno 6 mesi, nel 2017 resta in piedi per i soli studenti assunti entro sei mesi dal diploma o dal diverso titolo di studio conseguito.
Lo sgravio ha una durata di tre anni ed è rivolto alle seguenti categorie di studenti:
- gli alunni degli istituti secondari di secondo grado, per i quali la legge sulla Buona Scuola [1] ha reso obbligatoria l’alternanza scuola-lavoro fino a 400 ore nel triennio finale dei tecnici e professionali, mentre nei licei sino a 200 ore;
- gli studenti universitari;
- gli studenti degli istituti tecnici superiori: si tratta degli Its, le scuole di tecnologia post diploma alternative all’università, partecipate dalle imprese;
- gli iscritti a corsi d’istruzione e formazione professionale regionale (Iefp);
- i giovani assunti con un contratto di apprendistato “formativo” di primo o di terzo livello.
Lo sgravio è, in particolare, riservato ai lavoratori assunti entro sei mesi dall’acquisizione del titolo di studio, se questi hanno svolto all’interno dell’azienda un periodo di formazione o un tirocinio curriculare.
Le assunzioni interessate dallo sgravio contributivo sono quelle a tempo indeterminato o in apprendistato, effettuate dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2018.
Risulta particolarmente conveniente l’assunzione attraverso il contratto di apprendistato, dato che, dal 2017, lo sgravio totale per le aziende con meno di 9 addetti che assumono apprendisti non è più operativo: sommando la riduzione contributiva propria dell’apprendistato col nuovo sgravio contributivo, invece, il datore di lavoro può ottenere una decontribuzione totale.
Bisogna però specificare che l’apprendistato interessato dalle nuove misure è quello di 1° e 3° livello.
Bonus donne e over 50 disoccupati
Resta in piedi, nel 2017, l’esonero contributivo introdotto dalla legge Fornero di riforma del mercato del lavoro [2] per l’assunzione di:
- donne disoccupate da almeno 6 mesi, residenti in regioni svantaggiate o occupate in settori lavorativi caratterizzati da una forte disparità occupazionale di genere;
- donne disoccupate da almeno 24 mesi;
- lavoratori che abbiano compiuto almeno 50 anni di età, disoccupati da almeno 12 mesi.
L’esonero è pari al 50% dei contributi dovuti all’Inps e dei premi dovuti all’Inail ed ha una durata:
- sino a 12 mesi, in caso di assunzione a tempo determinato;
- sino a 18 mesi, in caso di assunzione a tempo indeterminato o di trasformazione del contratto a termine in tempo indeterminato.
Bonus contributivo lavoratori in Cigs
Resta in piedi anche la vecchia riduzione contributiva per l’assunzione di lavoratori in cassa integrazione straordinaria. In particolare, l’incentivo è riservato a chi assume, a tempo pieno e indeterminato, dei lavoratori in Cigs da almeno 3 mesi, dipendenti da aziende che beneficiano di questo ammortizzatore da almeno 6 mesi.
L’incentivo consiste nella possibilità di versare, per 12 mesi, i contributi nella stessa misura prevista per gli apprendisti.
Bonus disoccupati percettori di Naspi
Sopravvive, infine, l’incentivo all’assunzione di percettori di disoccupazione Naspi (l’indennità che sostituisce Aspi e Mini- Aspi). Quest’agevolazione, riservata a chi assume un lavoratore mentre ancora percepisce l’indennità di disoccupazione, dà diritto al riconoscimento al datore di lavoro di un incentivo pari al 20% della Naspi ancora spettante al neoassunto.
[1] L. 107/2015.
[2] L. 92/2012.
FONTE: http://bit.ly/2oWDbCm