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Come sapere se una persona è stata assunta in passato

La banca dati dell’Inps che consente di conoscere i precedenti rapporti di lavoro a tempo indeterminato e la posizione assicurativa. 

Vuoi assumere una persona, ma non ti fidi del suo curriculum e vorresti controllare se davvero mente o dice la verità; i dati ti servono anche per stabilire se l’acquisizione del nuovo lavoratore può essere agevolata dai bonus previsti dalla legge per i disoccupati. Stai per avere un colloquio con una nuova azienda a cui hai presentato la tua candidatura per un posto, ma non vuoi far sapere che, in passato, hai lavorato per una determinata società; con quest’ultima infatti i rapporti si sono chiusi in modo brusco e il licenziamento costruisce, a tuo avviso, una macchia sul tuo percorso professionale. In entrambi i casi ti chiedi se esiste un archivio informatico che contiene il trascorso lavorativo di un dipendente. In altre parole come sapere se una persona è stata mai assunta in passato?

Reperire informazioni su una persona non è più cosa impossibile grazie a internet. Ci sono i social che raccontano la vita di ogni iscritto con dovizia di particolari e tanto di corredo fotografico. Chi poi vuol sapere tutto del trascorso lavorativo di un candidato ad un posto può farlo tramite Linkedin, la più grande banca dati di curricula. È anche vero che l’interessato può, a proprio piacimento, cancellare o non pubblicare le informazioni che vuol mantenere segrete; cosicché può essere difficile sapere se una persona ha mai lavorato in passato o meno. Peraltro verificare che il lavoratore da assumere non abbia mai avuto in precedenza un contratto a tempo indeterminato è il primo gradino da percorrere se si vuol evitare problemi col fisco e capire se l’assunzione può essere agevolata con l’esonero dei contributi previdenziali.

Proprio per tali scopi, l’Inps ha messo a punto un sistema online che consente a chiunque – tanto ai datori di lavoro quanto ai dipendenti o ai rispettivi intermediari abilitati (consulenti del lavoro, commercialisti, ecc.) – di recuperare le informazioni sullo svolgimento di rapporti di lavoro a tempo indeterminato instaurati in passato.

Banca dati sulle assunzioni

Per sapere se una persona è stata assunta in passato basta collegarsi con il sito dell’Inps all’indirizzo web http://www.inps.it.

A questo punto bisogna cliccare sul menu tutti i servizi che, nell’attuale versione del sito, è posto in alto a sinistra (si tratta del menu principale, con l’icona viola a forma di computer).

Troverai a questo punto un elenco di servizi messi a disposizione di cittadini e aziende sulla parte centrale dello schermo, elencati per ordine alfabetico. Alla lettera “S” dovrai cercare la voce Servizio di verifica esistenza rapporti a tempo indeterminato. Dovrai cliccarci di sopra. Puoi accedere a questa pagina anche con il seguente link diretto.

Approderai su una pagina di autenticazione. Qui dovrai inserire il tuo codice Pin che ti è stato fornito dall’Inps stesso. Dopodiché dovrai inserire, nella mascherina in alto, il codice fiscale del lavoratore da verificare. Premendo poi sul tasto «Accedi» potrai sapere se quest’ultimo ha avuto o meno rapporti a tempo indeterminato.

Come abbiamo anticipato, anche i lavoratori possono accedere a questa piattaforma ma solo per conoscere la propria posizione assicurativa: si pensi al caso in cui un soggetto che ha cessato un rapporto di lavoro voglia conoscere se la precedente assunzione abbia goduto degli incentivi e se residuino delle quote fruibili in futuri contratti a tempo indeterminato, da portare in dote a un altro datore. La legge [1] prevede infatti la “portabilità” dell’esonero contributivo. Come spiega il Sole24Ore dalle sue pagine «se il lavoratore, per il quale lo stesso o un precedente datore di lavoro ha già fruito parzialmente dell’agevolazione, viene riassunto, si può godere dell’agevolazione sul nuovo rapporto di lavoro per i mesi residui spettanti (fino alla durata complessiva di 36 mesi). In questa ipotesi non rilevano, in capo allo stesso lavoratore, il precedente rapporto a tempo indeterminato e l’età alla data della nuova assunzione. L’applicativo Inps, infatti, proprio con questa finalità – qualora si tratti di un lavoratore già portatore dell’agevolazione – fornisce indicazione dei periodi residui per la fruizione del bonus. Il rovescio della medaglia è che la verifica appena descritta non è sufficiente a garantire il datore in caso di accertamento ispettivo: infatti, l’Inps [2] specifica che il riscontro fornito dal sistema non ha valore certificativo».

Banca dati sui licenziamenti

Se il tuo problema è sapere se un licenziamento può pesare sul tuo percorso curriculare e se questo può essere conosciuto dai successivi datori di lavoro, puoi dormire su sette cuscini: si tratta di dati riservati che non vengono raccolti in registri o banche dati. Quindi nessun datore di lavoro può sapere per quali ragioni è cessato il tuo rapporto di lavoro con una precedente ditta, sempre che non acquisisca informazioni in altro modo e personalmente.

note

[1] Legge n. 205/2017.

[2] Inps, circolare n. 40/2018.

FONTE: http://bit.ly/2poB4oJ

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