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Voucher Inps come funziona – Agg. 01/2017

Voucher Inps come funziona – Agg. 01/2017

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Buoni lavoro occasionale accessorio Inps: dove si acquistano, come si attivano, come si comunica l’avvio attività, come sono pagati.

I voucher Inps per lavoro occasionale accessorio, noti anche come ticket o buoni lavoro, sono dei tagliandi, distribuiti sia in forma cartacea che elettronica, che servono per retribuire le prestazioni di lavoro occasionali o discontinue in modo regolare. Chi è retribuito con i voucher, difatti, oltre alla paga ha diritto ai contributi previdenziali Inps (per la sola pensione) che all’assicurazione Inail contro gli infortuni.

Per pagare il lavoratore con i voucher, tuttavia, non basta acquistare i buoni corrispondenti alle ore di lavoro e consegnarli al lavoratore: i buoni, difatti, devono essere attivati nel sito dell’Inps, dopo che committente e lavoratore si sono registrati; inoltre, se il committente è un’impresa o un professionista, deve essere inviata una comunicazione all’ispettorato del lavoro prima che inizi l’attività.

Vediamo, in questa semplice guida, come si  acquistano e attivano i voucher, come inviare la comunicazione di avvio attività e come vengono pagati i buoni.

Voucher Inps: a quanto ammonta la paga del lavoratore?

Ogni voucher  ha il valore di 10 euro e corrisponde a un’ora di lavoro (anche se nulla vieta che lavoratore e committente si accordino per riconoscere una retribuzione maggiore utilizzando più buoni per ogni ora). Di questi 10 euro, solo 7,50 euro vanno al lavoratore, mentre:

  • 1,30 euro, cioè il 13% del valore del voucher, sono accreditati nella Gestione separata dell’Inps (come contributi per la pensione);
  • 75 centesimi sono riconosciuti all’Inail, per l’assicurazione contro gli infortuni;
  • 50 centesimi sono riconosciuti all’Inps per la gestione dei voucher.

Sui voucher non sono dovute imposte perché si tratta di un reddito esente: quanto guadagnato con i buoni lavoro non va, dunque, dichiarato nel 730 o nel modello Unico.

Inoltre, i voucher sono pienamente compatibili con la Naspi (la nuova indennità di disoccupazione), la mobilità e le altre misure a sostegno del reddito sino a un massimo di 3000 euro annui: al di sopra di tale soglia, l’importo percepito è invece limitatamente cumulabile con gli ammortizzatori sociali (che vengono ridotti dell’80% di quanto ricevuto dal lavoratore con i voucher).

Voucher Inps: limite massimo

A proposito di limiti, bisogna sottolineare che l’importo massimo annuo che si può ricevere con i voucher è pari a 7.000 euro netti, cioè 9.660 euro lordi; se la prestazione è resa per un’impresa o un professionista, poi, il limite scende a 2.000 euro netti per singolo committente: queste soglie sono state previste per non distorcere la finalità dei voucher, che è quella di tutelare il lavoro occasionale; se la retribuzione è più alta rispetto agli importi elencati, si presume che il lavoro sia continuativo e non occasionale. Non esistono più, invece, i limiti legati alle tipologie di lavoratori ( sino a poco tempo fa potevano essere retribuiti con i buoni solo particolari categorie, come studenti  e pensionati), né alle tipologie di attività: ora, difatti, i voucher sono validi per retribuire le prestazioni in tutti i settori.

Voucher Inps: dove e come si acquistano

I buoni lavoro possono essere acquistati sia attraverso modalità dirette che online (tramite internet).

L’acquisto diretto dei buoni lavoro può essere effettuato:

  • recandosi presso una tabaccheria convenzionata;
  • recandosi presso uno sportello delle poste;
  • recandosi presso una sede territoriale dell’Inps (dal 31 agosto 2015, però, questa modalità di acquisto non è più utilizzabile);
  • presso uno sportello di una banca.

L’acquisto in modalità telematica dei voucher, invece, può essere effettuato direttamente tramite il portale web dell’Inps o tramite banking online.

I committenti liberi professionisti o imprenditori, in particolare, possono acquistare i voucher solo tramite una delle seguenti modalità:

  • procedura telematica Inps;
  • tabaccai che aderiscono alla convenzione Inps-Fit;
  • servizio internet banking Intesa Sanpaolo;
  • banche popolari.

Voucher Inps telematici: attivazione

Se i voucher sono stati acquistati online, direttamente tramite il sito dell’Inps, la procedura di attivazione dei buoni è la seguente:

  • in primo luogo, il lavoratore, se non ne è già in possesso, deve munirsi di codice Pin per l’accesso ai servizi online dell’Inps: è possibile richiedere il Pin direttamente online, oppure recarsi presso una sede Inps muniti di documento d’identità, per ricevere il codice identificativo;
  • deve poi essere effettuata la registrazione del lavoratore: il lavoratore stesso, dopo avere effettuato l’accesso al sito dell’Inps, dovrà recarsi alla pagina “Elenco di tutti i servizi”, poi andare alla pagina “Lavoro accessorio”, ed infine alla sezione “Registrazione prestatore/lavoratore”. A questo punto, deve compilare il form presente nel portale web, con tutti i suoi dati; in seguito, può richiedere la Inps card, emessa da Poste Italiane, per ricevere direttamente lì i pagamenti relativi ai voucher. La registrazione deve poi essere convalidata dal Contact Center dell’Inps, che contatterà il lavoratore per verificare l’esattezza dei dati;
  • effettuata la registrazione, si deve accedere alla funzione Compilazione anagrafica del committente: in pratica, chi paga i voucher, sia azienda che privato, deve accedere al portale dell’Inps (qualora munito di codice Pin, diversamente dovrà prima accreditarsi, come il lavoratore), alla pagina “Lavoro accessorio”, e compilare i propri dati nella sezione “Gestione anagrafica”;
  • terminate le registrazioni di committente e prestatore, si deve procedere alla compilazione della sezione Dichiarazione rapporto di lavoro: in questa fase, il committente deve comunicare l’inizio di un rapporto di lavoro con voucher utilizzando la sezione “Dichiarazione rapporti”, compilando i campi seguenti:
    • maschera Tipo d’impresa: il primo campo da compilare, nel form di dichiarazione del rapporto, è una maschera denominata “Tipo d’impresa”, nella quale chi paga i voucher deve specificare se è un committente privato, un datore di lavoro domestico, un ente pubblico, o un’impresa familiare;
    • maschera Inizio e termine del rapporto: il committente deve poi specificare la data iniziale e finale del rapporto, nonché il codice fiscale del lavoratore; si tratta, però, dei termini generali del rapporto, poiché, successivamente, ogni singola  prestazione dovrà essere inserita entro l’arco di tempo compreso tra la data d’inizio e di fine del rapporto;
    • maschera luogo di lavoro: in questo campo, il committente deve indicare l’indirizzo completo del luogo in cui sarà svolta la prestazione lavorativa;
    • maschera attivazione della prestazione: terminata la compilazione del form di dichiarazione, per attivare la prestazione si deve infine accedere alla sezione “Consuntivazione” e selezionare il codice fiscale del lavoratore prescelto, del quale preventivamente era stata inserita la dichiarazione d’inizio rapporto; diviene così possibile inserire le date d’inizio e termine della specifica prestazione e inserire il relativo compenso lordo; basta cliccare, infine,  su “conferma pagamento” per terminare la procedura.

Voucher Inps cartacei: attivazione

Nell’ipotesi dei voucher cartacei, la procedura di attivazione è uguale a quella appena spiegata, ma devono essere inseriti, nella sezione “attivazione voucher”, il codice fiscale del committente, il codice di controllo e l’identificativo del buono.

Voucher Inps acquistati in tabaccheria o in banca: attivazione

Per quanto riguarda l’attivazione dei voucher acquistati in tabaccheria o in banca, i passaggi della procedura sono i medesimi previsti per i voucher telematici e per quelli cartacei acquistati all’Inps o alle Poste, nelle fasi dell’accredito e della registrazione di committente e prestatore presso il portale dell’Istituto.

Le fasi successive prevedono, in alternativa:

  • l’accesso, nel portale web dell’Inps, al servizio “Lavoro accessorio”, alla pagina “Dichiarazione Prestazioni”- “Crea prestazioni”: si deve dichiarare la tipologia del committente (privato, ente pubblico, impresa familiare), il nominativo ed il codice fiscale del lavoratore, la data d’inizio e di fine del rapporto;
  • l’attivazione del voucher chiamando il Contact Center integrato Inps Inail, al numero 803-164, o recandosi direttamente presso una sede locale dell’Istituto.

Voucher Inps: come si fa la comunicazione all’ispettorato

Una volta attivati i voucher, se il committente è un’impresa o un lavoratore autonomo è obbligato all’invio all’Ispettorato del lavoro di una email, per comunicare ogni singola prestazione da effettuare. Sono obbligati all’invio i committenti imprenditori e liberi professionisti.

La mail deve essere inviata almeno 60 minuti prima che inizi l’attività. I 60 minuti precedenti all’avvio della prestazione devono essere rispettati anche in caso di variazione, ad esempio se cambia l’orario o il luogo di lavoro: in questi casi, la nuova comunicazione va inviata, ugualmente, 60 minuti prima che l’interessato inizi, effettivamente, a lavorare.

Se il lavoratore termina di lavorare più tardi rispetto a quanto indicato nella mail, il committente deve segnalarlo, con una nuova mail, prima dell’inizio dell’attività ulteriore.

Se il lavoratore termina di lavorare prima, il committente deve inviare una nuova mail entro i 60 minuti successivi alla conclusione del lavoro.

Se il lavoratore non si presenta, la nuova mail va inviata entro i 60 minuti successivi all’ora di inizio della prestazione.

Voucher Inps: come si compila la comunicazione

La comunicazione da inviare tramite mail alla propria sede locale dell’Ispettorato del lavoro deve:

  • avere come oggetto il codice fiscale e la ragione sociale del committente;
  • riportare nel testo del messaggio:
    • i dati del committente;
    • i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore;
    • il luogo della prestazione;
    • il giorno di inizio della prestazione;
    • l’ora di inizio e di fine della prestazione.

La mail deve essere inoltrata tramite un indirizzo mail ordinario (ma si ritiene che il messaggio possa essere inviato anche tramite posta elettronica certificata) e non deve riportare allegati.

Se il committente ha necessità di integrare le informazioni già trasmesse, deve effettuare una nuova comunicazione utilizzando le stesse modalità.

Voucher Inps: come sono pagati

Alla fine del rapporto, se sono stati acquistati i voucher cartacei, si deve consegnare la ricevuta figlia al lavoratore, che potrà recarsi in una tabaccheria per incassare il proprio compenso.

I voucher acquistati in banca possono essere pagati al lavoratore solo nelle filiali dello stesso circuito.

I voucher telematici possono essere pagati tramite la Inps Card o tramite bonifico domiciliato.

I voucher acquistati alle poste possono essere pagati dal secondo giorno successivo al termine della prestazione, ed entro 2 anni dalla data d’emissione.

Inoltre, i buoni possono essere cambiati presso le sedi Inps entro 24 mesi dal giorno dell’emissione.

Voucher Inps: sanzioni

Se la comunicazione dell’avvio attività con i buoni lavoro non è inviata almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione, il committente è condannato a pagare una sanzione amministrativa da 400 a 2.400 euro, in relazione a ciascun lavoratore per cui non ha effettuato la comunicazione. Se manca l’attivazione presso l’Inps, cioè se non è stata presentata la dichiarazione di inizio attività all’Inps, si applica la maxi-sanzione per lavoro nero.

FONTE: http://bit.ly/2iLcPj1

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