Handicap non grave e invalidità 75%, a cosa ho diritto?
Quali benefici e agevolazioni sono previsti per l’invalido al 75%, portatore di handicap non grave?
Sono insegnante, invalido al 75% e portatore di handicap articolo 3 comma 1 Legge 104: a che cosa ho diritto?
In base al verbale della commissione medica, il lettore è stato dichiarato:
- invalido civile al 75%;
- portatore di handicap non grave.
Il riconoscimento dello stato di handicap non in situazione di gravità [1] non dà, purtroppo, accesso agli stessi benefici ai quali si ha diritto con la connotazione di gravità dell’handicap.
Handicap non grave: benefici
In particolare, con il solo possesso di handicap non grave, è possibile ottenere:
- a seconda della tipologia di disabilità posseduta, l’eventuale diritto all’abbattimento di barriere architettoniche [2]; per i lavori effettuati all’interno dell’abitazione, l’interessato gode della detrazione del 36% dei costi, nei casi in cui non rientrino già nel bonus ristrutturazione e siano detraibili al 50% (o per gli importi eccedenti il tetto massimo di spesa, pari a 96.000 euro); la detrazione può essere fatta valere nella dichiarazione dei redditi (modello Unico o 730);
- sempre a seconda della tipologia di disabilità posseduta, il lettore può ottenere eventuali ausili per favorire l’integrazione, dietro apposita prescrizione medica: gli ausili godono dell’applicazione dell’Iva agevolata al 4% momento dell’acquisto e, in taluni casi, la spesa sostenuta può essere detratta, nella misura del 19%, in sede annuale di dichiarazione dei redditi;
- il lettore ha poi diritto ad alcuni benefici derivanti dalla Legge 104:
o precedenza nei trasferimenti (in quanto, oltre all’handicap, possiede un’invalidità superiore ai 2/3 [3])
o precedenza nelle assegnazioni e utilizzazioni;
o esclusione dalle graduatorie di istituto per i perdenti posto (sovrannumerari).
Il lettore, invece, non ha diritto ai 3 giorni di permesso mensile retribuito Legge 104, perché questi sono riconosciuti solo ai portatori di handicap grave.
Invalidità 75%: benefici
Per il 75% di invalidità il lettore ha diritto:
- al bonus contributivo pensionistico utile ad anticipare la pensione sino a un massimo di 5 anni: in particolare, sono riconosciuti 2 mesi di contributi figurativi per ogni anno scolastico, a partire dalla data in cui è stata riconosciuta l’invalidità in misura superiore al 74%;
- ad anticipare l’uscita dal lavoro a 63 anni a carico dello Stato, se possiede almeno 30 anni di contributi, con l’Ape sociale (in quanto con invalidità almeno pari al 74%); la domanda di Ape sociale potrà essere inviata all’Inps solo a partire da maggio 2017, attualmente ancora non è stata resa nota la procedura operativa per inviare domanda;
- all’esenzione parziale o totale dal ticket sanitario (la normativa varia a seconda della regione di residenza, così come sono differenti le procedure necessarie per beneficiare dell’esenzione);
- all’eventuale congedo retribuito per cure di 30 giorni per ogni anno scolastico, in quanto in possesso d’invalidità superiore al 51% [4];
- al collocamento mirato, in quanto in possesso d’invalidità superiore al 45%;
- a protesi ed ausili eventualmente necessari, in quanto in possesso d’invalidità superiore al 33%;
- indipendentemente dalla percentuale d’invalidità, al contrassegno per usufruire dei parcheggi per disabili (se indicato, però, nel verbale dalla Commissione medica);
- nel caso in cui non lavorasse e non avesse un reddito superiore a 4800,38 euro annui, avrebbe diritto a un assegno di assistenza erogato dall’Inps, meglio noto come assegno d’invalidità civile, concesso dai 18 ai 65 anni agli invalidi civili sopra il 74%, il cui importo è di 279,47 euro mensili per il 2017; l’assegno d’invalidità civile non richiede, come l’assegno d’invalidità ordinaria (categoria IO) il pagamento di un minimo di contributi all’Inps; la prestazione è incompatibile con qualsiasi pensione diretta d’invalidità a carico dell’Ago (assicurazione generale obbligatoria), e con tutte le prestazioni pensionistiche d’invalidità per causa di guerra, di lavoro o di servizio, comprese le rendite Inail. L’interessato può comunque optare per il trattamento più favorevole.
A differenza del settore privato, difatti, i dipendenti pubblici non possono chiedere l’assegno ordinario di invalidità, nonostante si possieda un’invalidità superiore ai 2/3 e si possiedano almeno 5 anni di contributi, di cui 3 versati nell’ultimo quinquennio.
[1] Art.3 comma 1 Legge 104/1992.
[2] L.13/89.
[3] Art 21 L.104/1992.
[4] art. 26 L.118/71.
FONTE: http://bit.ly/2m1sSLz
L’ha ribloggato su Studio Seclì.
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