Come evitare la visita fiscale
Visita del medico fiscale Inps: si può essere esonerati?
Sono in malattia, ma dovrò assentarmi spesso da casa perché devo fare commissioni urgenti e ritirare i bambini da scuola: posso essere esonerata dalla visita fiscale?
I casi di esonero dalla visita fiscale sono tassativi, anche se il medico curante può esentare dal controllo sanitario quando sono presenti particolari condizioni di salute, anche se non previste espressamente come casi di esonero.
La necessità di effettuare commissioni e accompagnamenti non rientra certamente nei casi di esonero dalla visita fiscale: tuttavia, determinate assenze al controllo del medico dell’Inps, se considerate necessitate, possono essere giustificate e non dar luogo a sanzioni disciplinari in capo al dipendente. Ma procediamo per ordine e vediamo i casi in cui è possibile essere esonerati dalla visita fiscale ed i casi in cui l’assenza è giustificabile.
Visita fiscale: che cos’è
La visita fiscale è un accertamento sanitario, il più delle volte domiciliare, effettuato al lavoratore in malattia da parte di un medico dell’Inps, per il quale si deve essere obbligatoriamente disponibili: non si tratta, però, di una semplice verifica della presenza del dipendente malato nella propria abitazione, ma di un vero e proprio accertamento sull’esistenza della patologia e sulla correttezza della prognosi effettuata dal medico curante.
La visita fiscale può avvenire sin dal primo giorno di malattia, poiché il medico che ha in cura il lavoratore, o la struttura sanitaria, ha l’obbligo di trasmettere telematicamente il certificato all’Inps, in tempo reale.
Visita fiscale: fasce di reperibilità 2017
Le fasce orarie di reperibilità per la visita fiscale, cioè gli orari nei quali il dipendente deve rendersi disponibile, nel dettaglio, sono le seguenti:
- dipendenti privati: dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19;
- dipendenti pubblici: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Gli orari sono stati recentemente cambiati e sono in vigore a partire dal 2015: resteranno i medesimi anche nel 2017.
Visita fiscale: casi di esonero
In certe ipotesi è possibile evitare la visita fiscale, poiché viene esclusa la sua opportunità o fattibilità: i casi di esonero, grazie al Jobs Act, sono stati recentemente ampliati; inoltre, l’Inps riconosce al medico curante dei margini di discrezionalità per l’esonero dal controllo domiciliare.
In particolare, le ipotesi in cui il lavoratore è esonerato dalla visita fiscale sono:
- ricovero presso una struttura sanitaria (chi è ricoverato in ospedale non può assolutamente ricevere la visita fiscale, né all’interno della struttura, né, ovviamente, presso la propria abitazione);
- esistenza di una patologia grave che richiede cure salvavita (l’ipotesi concerne, ad esempio, chi ha gravi patologie cardiache, pazienti con patologie oncologiche, dializzati…);
- infortunio sul lavoro e malattia professionale;
- malattia correlata a un’eventuale invalidità o menomazione del dipendente (sono i casi, in pratica, in cui il malato possiede una percentuale d’invalidità: come chiarito dall’Inps, la riduzione della capacità lavorativa deve superare il 67% [1]).
Inoltre, quando la visita fiscale è stata già effettuata durante il periodo di prognosi della stessa malattia, non può essere effettuato un nuovo controllo medico, da parte dell’Inps; in caso di ricaduta, invece, o di continuazione, si può ricevere una nuova visita. In queste situazioni il medico deve, tra l’altro, inviare un nuovo certificato.
Esonero dalla visita fiscale su richiesta del medico curante
Chi invia il certificato medico all’Inps, grazie a una procedura telematica di recente introduzione [2], può segnalare all’Istituto l’esonero dalla visita fiscale, inserendo il codice E: tale codice esclude automaticamente il certificato dalla banca dati dei dipendenti che potrebbero essere sottoposti a controllo fiscale.
Ovviamente, l’esclusione dovrà essere ponderata in modo approfondito, per evitare pregiudizi sia all’Inps che allo stesso lavoratore.
Casi di assenza giustificata alla visita fiscale
Diversi dai casi di esonero sono i casi di assenza giustificata alla visita fiscale: ad esempio, è considerata giustificata l’assenza per sottoporsi a visite e terapie che possono essere effettuate soltanto nelle fasce di reperibilità. Parimenti, è considerata giustificata l’assenza per recarsi in farmacia ad acquistare un medicinale. Bisogna però avvertire tempestivamente l’azienda ed esibire la relativa documentazione giustificativa.
[1] Inps circ.95/2016.
[2] Inps Mess. n.4752/2015.
FONTE: http://bit.ly/2kYChTM
L’ha ribloggato su Studio Seclì.
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